Agricoltura

  • ripristino delle strade rurali, sistemazione dei sentieri comunali ed ex tratturi con integrazione di attività di tracking e piste ciclabili con aree di sosta per l’alimentazione in corrispondenza delle aziende agricole convenzionate alla fornitura di prodotti tipici e/o ospitalità turistica;
  • creazione di una sinergia tra l’assessorato all’agricoltura ed esperti nella divulgazione di progetti utili alla diversificazione delle attività zootecniche ed alla creazione di nuove attività produttive rispondenti ai bisogni dei consumatori;
  • realizzazione di impianti a banda larga per tutte le contrade per agevolare la comunicazione e la ricettività turistica;
  • sicurezza delle zone rurali con impianti di videosorveglianza e miglioramento della segnaletica;
  • implementazione servizio trasporti;
  • Parco Alta Murgia: creazione di una Consulta agricola con diritto di veto;
  • creazione dei Crediti di carbonio: la produzione di ossigeno costituisce  una  fonte di reddito. Questo può essere realizzabile attraverso progetti di forestazione, come suggerisce il Green Deal Europeo.

Intendiamo contribuire a generare e orientare la domanda verso consumi alimentari buoni e di qualità (cibi biologici e locali), attraverso l’imposizione di specifici capitolati per gli acquisti nel Nostro comune, i pranzi di lavoro e di rappresentanza, ma anche attraverso apposite iniziative di informazione-promozione nelle scuole, nei mercati e all’esterno del territorio comunale, oltre che in progetti di inserimento dei prodotti agricoli nel circuito del turismo (ristorazione, alberghi, strutture ricettive, bar) e della lavorazione dei cibi; il marchio comunale per servizi, si estende anche ai prodotti della terra, con specifici protocolli di produzione e sistemi di controllo in loco della qualità della produzione coperta dal marchio. Il Comune, infine, mette in rete le aziende agricole e agrituristiche, per farle sviluppare in Provincia così come in Regione. 

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“Apriamo gli orizzonti” 

Il Comune, di concerto con le organizzazioni professionali agricole, i sindacati, le associazioni ambientaliste e dei consumatori e la Camera di Commercio, deve adoperarsi per ampliare i canali di vendita dei prodotti rendendo stabili i mercati contadini di vendita diretta di prodotti agricoli legati al territorio (filiera corta), stabilire accordi con  la GDO presente sul territorio comunale affinché garantisca almeno un corner per la vendita dei prodotti locali; creare occasioni di scambio con la ristorazione e la ricettività in genere; far partecipare le imprese ai mercati telematici già attivi; dare vita a un marchio comunale e a marchi collettivi per i prodotti coltivati da aziende che aderiscono ad un protocollo legato alla tipicità territoriale e al rispetto dell’ambiente. 

Ci impegniamo nella modulazione della tassazione patrimoniale comunale (IMU): è Nostra intenzione agevolare le strutture (come le rimesse e le serre) adoperate nei cicli produttivi dell’agricoltura locale. 

“Agroalimentare” 
  • Istituzione di un elenco di “prodotti a Denominazione Comunale”: le DECO sono certificazioni del settore agroalimentare che hanno la funzione di legare un prodotto o le sue fasi ad un particolare territorio comunale. A differenza delle denominazioni protette a livello europeo o nazionale, le DECO vengono disciplinate a livello comunale e sono alla portata di iniziative di valorizzazione locale di prodotti e ricette tipici del territorio. La certificazione DECO è uno strumento di valorizzazione e marketing territoriale. Sarebbe molto utile per Santeramo, visto il flusso turistico generato dal cammino materano. 
  • Creazione di Organizzazione dei Produttori (OP) e Organizzazioni Interprofessionali (OI) in ambito cerealicolo e lattiero-caseario, al fine di accrescere il potere contrattuale della fascia bassa della filiera agroalimentare.
    Per far fronte ai disequilibri di potere economico e contrattuale nella filiera agroalimentare, l’UE ha creato gli strumenti delle OP e delle OI (che a loro volta possono creare associazioni).
  • le OP aiutano gli agricoltori a ridurre i costi di operazione e a collaborare alla trasformazione e commercializzazione. Le OP possono pianificare l’offerta e trattare il prezzo collettivo. Ad esempio, si può negoziare il prezzo nel settore lattiero caseario a denominazione di origine protetta (abbiamo la DOP di Gioia del Colle – art. 150 reg UE 1308/2013), stabilizzare il prezzo, gestire la commercializzazione dell’OCM Vino (abbiamo DOP IGP Puglia). Il Comune aprirà un tavolo di trattative, informando gli agricoltori dell’opportunità di aggregarsi in organizzazioni dei produttori
  • Organizzazioni Interprofessionali Agricoltura tra operatori della produzione agricola, della trasformazione industriale, del commercio e distribuzione.È una piattaforma di dialogo tesa a sviluppare una forma istituzionale di confronto tra i componenti della filiera agroalimentare su obiettivi specifici.