Identità, cultura e sviluppo

Santeramo deve ritrovare il proprio orgoglio, puntando sulle proprie peculiarità: la tradizione culinaria (pane, olio, vino, carne e prodotti caseari), l’artigianato locale, la bellezza delle Murge, delle strade rurali, delle masserie e dei cammini. L’obiettivo è quello di far convergere le politiche amministrative turistiche, culturali e commerciali facendo sì che Santeramo torni ad essere luogo di produzione culturale e promotrice di un turismo esperienziale: i visitatori devono poter gustare i nostri prodotti, ammirare i nostri paesaggi, vivere il nostro territorio, condividere la nostra identità. Santeramo dovrà vivere la sua piccola rivoluzione culturale, frutto di una rinnovata alleanza tra istituzioni, operatori culturali, cittadinanza attiva e associazionismo. 

Obiettivi:

  • Rafforzare l’offerta turistica della città come leva di emancipazione sociale e promozione di un’identità più civile, più creativa, più sensibile;
  • Ruolo strategico dei grandi eventi come attrattori di nuovo interesse sulla città; 
  • Creare una programmazione di rilievo per il Nostro  Teatro intensificando il rapporto con i Teatri Pubblici Pugliesi; 
  • Creazione di  Laboratori Urbani e di Reti Civiche per il coinvolgimento delle famiglie e dei ragazzi nell’animazione culturale specie nei luoghi più marginali;
  • Lavorare con e dentro le scuole, utilizzando i cortili per gli orti didattici e promuovendo una didattica ambientale; 
  • valorizzare i centri sportivi come luoghi di aggregazione sociale; 
  • rilanciare gli auditorium e gli spazi pubblici sottoutilizzati a fini di integrazione e confronto. 
  • Pianificare almeno 6 eventi annuali che abbiano rilevanza culturale ed economica; 
  • Creare un tavolo di lavoro che coinvolga gli assessorati della cultura e del commercio e, soprattutto, i portatori di interesse dei suddetti settori sì da rendere concreta una pianificazione annuale degli eventi;
  • Intensificazione all’acquisto di prodotti locali identitari;
  • Sostegno alle associazioni locali per eventi di gastronomia;
  • Dare rilevanza ai percorsi ed ai siti di rilievo storico-archeologico: Sant’Angelo-Lamalunga, Bosco della Parata-Murgia Morsara, Quite, Cammino materano e Via Francigena (candidata a patrimonio Unesco);
  • sperimentare nuove forme di partenariato pubblico-privato; 
  • cementificare i gemellaggi con le città straniere che incentivino il turismo ed il network fra le aziende;
  • lavorare per modalità di finanziamento delle attività culturali basati sulla co-progettazione con la realtà del territorio. Diventa prioritario costruire un clima fecondo alla produzione di nuovi contenuti, capaci di leggere la contemporaneità alla luce del patrimonio tradizionale identitario. A tal fine sono necessari: un’offerta di prodotto qualificata e meno generalista, una pianificazione a medio-lungo periodo, l’individuazione di settori strategici;
  • superare la logica dei bandi competitivi per sviluppare progettualità di filiera in ambito culturale ed enogastronomico, favorendo la collaborazione tra grandi istituzioni e piccole realtà diffuse sul territorio.
  • Progetto integrato di valorizzazione della presenza storica sul nostro territorio di culti orientali (S. Efrem, S. Erasmo, Monaci Basiliani, ecc).
  • Legare la figura di S. Erasmo (il Santo venuto dall’Oriente) al culto internazionale di S. Nicola (Vescovo di Mira, Turchia).
  • Sostenere il titolo “Città che legge” promuovendo la lettura in collaborazione con biblioteca comunale, scuole, associazioni e librerie. 
  • valorizzazione del nostro territorio anche con opportune iniziative di marketing territoriale: creare percorsi formativi atti ad incrementare nuove professionalità nel settore audiovisivo. Occorre che la formazione sia orientata ai disoccupati ed inoccupati, agli studenti che intendono inserirsi nel settore cinematografico, televisivo e teatrale, promuovendo anche attività di integrazione con gli immigrati residenti sul territorio. Tali percorsi sono volti al valorizzare il Nostro territorio e le Nostre Risorse Umane. Apulia film Commission e Teatri Pubblici Pugliesi saranno i Nostri riferimenti. L’ex Mattatoio, sito in contrada Altamura strada prov.le per Santeramo, potrebbe essere riconvertito per tale scopo, oltre che come polo culturale tout court.